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AREE FIERA, NO AD UN ALTRO CENTRO COMMERCIALE
09-05-2014
 Secondo Antonio Ferrarini, Vice Presidente Vicario Ascom Confcommercio:

“Sulla stampa leggiamo che l’Amministrazione comunale avrebbe autorizzato la realizzazione di un centro commerciale nelle aree della Fiera di Genova attraverso un cambio di destinazione d’uso della aree.

In moltissime occasioni abbiamo avuto modo di segnalare le grandissime difficoltà in cui si trova il comparto commerciale della nostra città e della nostra Provincia che ogni giorno viene testimoniata dalla crescente chiusura di preziosissime attività di vendita al dettaglio.

Secondo i dati che Unioncamere ci ha recentemente fornito, solo nel primo trimestre del 2014, in Provincia di Genova, hanno chiuso i battenti 1.902 imprese, con il relativo impatto occupazionale, di cui la grande maggioranza sono nel settore del commercio turismo e servizi.

Facendo inoltre tesoro delle conseguenze che l’esperienza della Fiumara ha posto all’attenzione di tutti sulla zona di Sampierdarena, riteniamo sia responsabilità dell’Amministrazione prendere posizioni a tutela della sicurezza e della qualità della vita economica ed occupazionale dei quartieri della nostra città escludendo la possibilità di nuovi grandi centri commerciali.

Rimaniamo sconcertati dunque di fronte alla scelta dell’Amministrazione di incardinare sulla realizzazione di un nuovo centro commerciale il rilancio delle aree dismesse o in riconversione.”

 

Secondo Alessandro Cavo, Presidente Fepag Ascom:

“Certamente le aree della Fiera di Genova sono uno spazio di grandissima importanza il cui rilancio può dare un’importante contributo alla nostra città se parte però da un’attentissima valutazione di quale sia la ricetta che non danneggia ma valorizza quanto già attivo in città.

In questo senso riteniamo sarebbe molto dannoso ricadere nel vecchio e paradossale meccanismo di pensare di valorizzare un’area effettuando un’operazione destinata a decimare i negozi di vicinato desertificando e degradando i quartieri che li ospitano.

Siamo convinti che una Città della qualità urbana di Genova meriti un modello di sviluppo diverso rispetto ai mall americani.

 

Rilancia Oscar Cattaneo, Vice Presidente Ascom:

“Tempo fa avevamo letto che la Civica Amministrazione stava ragionando su soluzioni per non danneggiare in nessuna maniera il tessuto commerciale ed anzi rilanciare un’area creando benefici aggiuntivi alla situazione attuale del commercio.

Ancora oggi continuiamo a leggere di progetti che invece parlano di grandi superfici commerciali anche alla Fiera.

Ogni giorno chiudono delle attività e c’è una fortissima preoccupazione rispetto allo scenario cittadino che si potrà configurare nei prossimi mesi ed anni. Il rischio è di trovarci di fronte una città diversa, indebolita, dove dilagano le chiusure e si diffonde la desertificazione. Inutile dire che tornare indietro sarebbe davvero difficile.

In questi momenti più che mai, la politica è chiamata a fare la sua parte, a prendere posizioni chiare e coraggiose, che ne evidenzino lo specifico ruolo di difesa, tutela e valorizzazione della città, lontane da scelte improntate su basi di mero bilanciamento contabile delle strutture amministrative.”

 

Aggiunge Mafalda Papa, Presidente Associazione Albergatori Genova Ascom:

“Come abbiamo già ribadito in diverse occasioni all’Amministrazione comunale, l’offerta alberghiera

della nostra Città supera la domanda e l’ipotesi di nuove strutture ricettive alberghiere  rischierebbe di dare un contraccolpo negativo ad un settore che, in questo momento, sta tentando di rilanciarsi.

Ogni volta ci troviamo di fronte a questo stesso format: intervenire sulle aree, variando le destinazioni d’uso verso il commerciale-turistico.

L’Amministrazione dovrebbe tenere nella giusta considerazione le centinaia di occupati nel settore, che rischiano di essere messi in pericolo da decisioni che non tengono conto delle strutture già esistenti.
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