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Rinvio a Settembre pagamento canone demaniale: Baretta, per venire incontro a imprese; SIB, ci dà respiro
18-05-2014
 Rinvio a Settembre pagamento canone demaniale

Baretta, per venire incontro a imprese;

SIB, ci dà respiro

 Il Governo va incontro agli stabilimenti balneari e rinvia a dopo l'estate, quando le casse degli operatori sono piene, il pagamento dei canoni demaniali marittimi. La promessa è del sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta ed è ben accolta dal SIB (Sindacato italiano balneari), convinto che la misura, adottata già lo scorso anno, darà "un po' di respiro" a un settore in difficoltà da anni. Davanti a una platea fortemente interessata, quella degli operatori marittimi di Riccione, Baretta ha annunciato che il rinvio della scadenza, deciso per "tenere conto delle esigenze degli operatori turistico balneari", verrà inserito in un emendamento a uno dei provvedimenti del governo attualmente all'esame del Parlamento.

 Parlando con l'ANSA, ha poi spiegato che "è probabile" che si punti al decreto Irpef, ma è possibile anche che se ne scelga un altro. Attualmente, la scadenza non è stabilita in modo tassativo per legge, dal momento che la norme attuali si limitano a parlare di un pagamento "anticipato" rispetto alla stagione: spetta infatti ai singoli comuni, che in questo caso svolgono la funzione di esattori, fornire le necessarie specifiche tecniche agli operatori. "Lo aspettavamo, è un provvedimento che da' un po' di respiro alla categoria, perché  pagare costi importanti quando le aziende hanno già lavorato qualche mese crea molti meno problemi a tutti", ha commentato il presidente del SIB, Riccardo Borgo, aggiungendo che si tratta di un "segnale di attenzione verso la categoria" e di un "fatto positivo che apprezziamo". Del resto non si tratta di pochi spiccioli: complessivamente il ritorno dei canoni si aggira attorno ai 100-120 milioni di euro, ma secondo il SIB si tratta di una cifra "sottostimata rispetto alla realtà'". Tra l'altro, aggiunge Borgo, "ci sono 200-300 aziende che hanno in piedi dei contenziosi, perché tra il 2006 e il 2007 in alcuni casi i canoni sono aumentati anche del 1.300%, con l'entrata in vigore del nuovo meccanismo di calcolo dei beni pertinenziali (vale a dire le strutture difficilmente rimovibili, ndr)". Oltre al rinvio del pagamento, ha poi annunciato Baretta, il governo intende davvero mettere mano a una riforma che il settore attende da anni. Il rinvio, ha infatti aggiunto, "è un provvedimento giusto che ci consente anche di preparare meglio, in un clima, mi auguro, di collaborazione con gli operatori, una vera riforma del settore, da troppo tempo attesa". Riforma per la quale Baretta ha indicato un nuovo termine, il 15 ottobre, cogliendo anche "l'occasione offerta dal semestre di Presidenza europea per chiedere che l'Europa riconosca la specificità  del nostro Paese su questo settore". Gli operatori, del resto, non chiedono di meglio: "Noi siamo pronti. Chiediamo che si trovi soluzione in Italia e in Europa per fare futuro alle imprese, perché  non se ne può più di vivere nella precarietà'". Il problema è soprattutto la direttiva Bolkenstein, che prevede la messa all'asta delle concessioni demaniali.

(ANSA)

 
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