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APPELLO ASCOM ALLA REGIONE LIGURIA PER UNA MORATORIA DI 12 MESI nel rilascio di nuove autorizzazioni PER GRANDI STRUTTURE DI VENDITA
14-01-2016
“Lo spunto per la riflessione e per la richiesta alla Regione Liguria” spiega Oscar Cattaneo Vice Presidente Ascom Confcommercio Genova “nasce dalla presentazione dell’analisi Confcommercio sulla Demografia d’impresa nei centri storici italiani ed evidenzia una situazione ben nota per chi vive il territorio:  una sensibile riduzione nella maggioranza dei Comuni oggetto di studio, tra il 2008 e il 2015, nei centri storici e nelle periferie dei negozi di vicinato e dei tradizionali mercati rionali con variazioni che arrivano fino al -30%, mentre, per quanto riguarda il commercio al dettaglio a Genova, si parla del -13% per il centro storico e -9,5% per il resto della città”
 
Con un’analisi stock di 11 categorie di negozi in 39 Comuni, distinti in location (centro storico/altrove) esaminati in tre anni distanti nel tempo 2008, 2012 e metà 2015, Confcommercio non si è limitata a contare gli esercizi, superando il dato secco della nati-mortalità, ma mira ad interpretare i cambiamenti in atto, anche per neutralizzare eventuali patologie, e dimostra una tendenza che va in direzione opposta del rafforzamento dei centri commerciali naturali, vera garanzia, per residenti e turisti, di sicurezza e vivibilità delle nostre città
 
“La conferma su base nazionale di quanto viviamo quotidianamente” prosegue Cattaneo “ci impone di ribadire le nostre convinzioni e le linee di indirizzo che riteniamo prioritarie. Siamo infatti fermamente convinti che le imprese del terziario rappresentino il motore dell’economia regionale, risorsa fondamentale per il territorio che necessita di essere salvaguardata e resa competitiva, soprattutto in virtù del suo ruolo di presidio e del suo valore sociale, imprescindibile per la vivibilità della nostra città. Occorre perciò operare al fine di scongiurare il rischio di chiusure degli esercizi commerciali ed evitare fenomeni di desertificazione commerciale e sociale che indubbiamente aprono la strada al degrado urbano e a problemi di sicurezza e ordine pubblico, che talvolta si potenziano intorno a specifiche attività economiche, quali ad esempio le sale giochi, i sexy shop, compro oro, money transfer”
 
“E proprio tenendo a mente i concetti di ordine pubblico, sicurezza e qualità della vita” continua Cattaneo “la nostra riflessione si allarga a quanto - per esperienza diretta, vedi caso Fiumara - desertificazione ed insediamenti di grandi strutture di vendita possano essere legati e di quanto sarebbe necessario avere la “sicurezza territoriale” come principio cardine della programmazione commerciale, indissolubilmente legata alla pianificazione urbanistica, con la supremazia di quest’ultima sulla prima.
“Data questa necessaria premessa, ci appelliamo alla Regione Liguria, che recentemente ha avocato a sé l’individuazione delle aree compatibili  all’insediamento di grandi strutture di vendita, affinché effettui una riflessione per una programmazione commerciale finalizzata alla concreta tutela dell’assetto del territorio - annoverabile fra i motivi imperativi di interesse generale - inteso come ambiente, ordine pubblico, pubblica sicurezza, salute e quiete pubblica”
“Per fare ciò riteniamo imprescindibile una moratoria di 12 mesi con la sospensione del rilascio di nuove autorizzazioni per l’apertura di grandi strutture di vendita che permetta l’espletamento da parte della Regione Liguria di un’istruttoria approfondita su:
 
·         la congruità degli insediamenti commerciali con le caratteristiche urbanistiche e socio demografiche generali;
·         le esternalità negative e gli altri analoghi effetti indotti da insediamenti di GSV, il loro impatto sui flussi di utenza e traffico nel territorio e nella rete viaria, la valutazione dell’equilibrio tra libera concorrenza e diritto del consumatore al servizio di prossimità;
·         le ricadute immediate di GSV sulla rete di vendita tradizionale e sul tessuto sociale pre-esistente (chiusure esercizi di vicinato e dei mercati rionali, aumento microcriminalità, apertura di nuove attività economiche compro oro/sale giochi/money transfer);
·         Le attività - presenti o da attivare - che completano il panorama dei servizi a beneficio di residenti/turisti e relativi incentivi per la loro creazione;
·         Misure per il sostengo delle imprese in essere”
 
“La sospensione del rilascio di nuove autorizzazioni per l’apertura di GSV è un passaggio necessario per la valutazione, che preveda il coinvolgimento di Prefetture e Questure, dello stato attuale dei fatti, prima che una liberalizzazione selvaggia rischi di compromettere la vivibilità dei nostri centri storici urbani e dei nostri quartieri”
 
“Persino l’approccio liberista che ha ispirato la direttiva Bolkenstein trova nelle specificità ambientali e di tutela dei centri storici uno o più dei motivi imperativi di interesse generale che possono giustificare il mantenimento di un regime di programmazione del territorio
 
“Non si tratta quindi di mettere in discussione lo sviluppo della rete distributiva” conclude Cattaneo “ma di governare i futuri modelli di programmazione in modo da poter mettere al centro la sicurezza sociale, con l’obiettivo di sviluppare e rafforzare il tessuto economico da una parte con il consolidamento degli esercizi esistenti, sentinelle del territorio, dall’altra con uno schema di programmazione che passi attraverso una visione urbanistico-sociale del commercio”
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