Il Presidente dell’Ascom Paolo Odone, commentando la notizia della conclusione delle indagini e degli arresti di gruppi criminali attivi nel settore della contraffazione delle griffe, desidera “ringraziare pubblicamente ed apertamente Il Generale Michele Dell’Agli e il Colonello Emilio Fiora, nonché tutta Guardia di Finanza di Genova e le autorità giudiziarie per questo colpo inferto alla filiera di produzione e commercializzazione di merce contraffatta destinata alle piazze della Liguria”
“Sono grato e soddisfatto di aver verificato che dopo il nostro incontro del 25 novembre u.s., in occasione della giornata della Legalità Confcommercio, durante il quale abbiamo denunciato, dati alla mano, le attività criminali che gravano sulle imprese del terziario – con l’abusivismo, primo fra tutti i fattori che riducono la competitività del nostro sistema produttivo, alterando le regole del mercato e danneggiando le imprese e il tessuto sociale – le autorità competenti si sono impegnate ancora più strenuamente con il risultato attuale (e molti altri che non conosciamo), attraverso un’indagine complessa ed articolata, fino a ricostruire una catena di laboratori e approvvigionamento di merce contraffatta.
Desidero cogliere l’occasione per ricordare come le diverse forme di illegalità (contraffazione dei prodotti, acquisizione illegale di prodotti via internet, musica e videogiochi, abusivismo commerciale e/o esercizio illegale di una professione) innestino dei meccanismi commerciali fuori dalle regole che alterano la concorrenza e inquinano il mercato nel territorio avendo come effetti diretti sulle imprese non solo una riduzione dei ricavi e del fatturato a causa delle mancate vendite, ma anche una spesa per i servizi di videosorveglianza, o la rinuncia ad assumere nuovi addetti o, in qualche caso, a mantenere i livelli occupazionali attuali
Questo successo della Guardia di Finanza è quindi una vittoria per tutti noi, cittadini ed imprese, in quanto coinvolge direttamente la sicurezza e vivibilità del nostro territorio e del nostro tessuto sociale.