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IL TAVOLO DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA SULLA QUESTIONE ILVA: TUTTI INSIEME PER DIFENDERE IL LAVORO A GENOVA
29-11-2012
 
IL TAVOLO DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA SULLA QUESTIONE ILVA:
TUTTI INSIEME PER DIFENDERE IL LAVORO A GENOVA.
Non possiamo assistere inermi allo scenario drammatico che si sta profilando per il Paese e per la nostra città. Non possiamo pensare che il nostro Paese, la Liguria e Genova rinuncino alla produzione siderurgica.
Nonostante una totale assenza di politica industriale del Paese negli ultimi decenni, che non ha consentito lo sviluppo e la competitività di un settore trainante e fondamentale per il benessere e l’occupazione dei cittadini, l’Italia resta comunque, e per fortuna, un Paese industrializzato. Questo è il salvagente, se pur modesto, che, insieme ad un tessuto diffuso di micro e piccole imprese, ci ha consentito di non  trovarci in condizioni ancora più catastrofiche rispetto a quelle che attualmente stiamo vivendo. 
Come tutti sappiamo, salvare l’ILVA significa non solo difendere il futuro di migliaia di dipendenti e delle loro famiglie, ma anche sostenere un’intera filiera ed un indotto economico ed occupazionale ad essa collegati. In ballo c’è il futuro delle nuove generazioni e dei nostri ragazzi.
Non è vero che la politica non può intervenire. La politica DEVE intervenire. Il Governo e il Parlamento devono essere in grado di tutelare contestualmente due importanti diritti costituzionali: il diritto al lavoro e il diritto alla preservazione dell’ambiente e della salute dei cittadini e dei lavoratori stessi.
 “Questo Governo ha la responsabilità e il dovere di intervenire con un decreto urgente e vincolante per tutte le parti. Per quanto è stata l’esperienza in Liguria su Cornigliano, abbiamo avuto dimostrazione di come la politica e la società civile, uniti, siano stati in grado di fornire risposte concrete e tangibili su temi come produzione industriale, lavoro e ambiente.
Se ci sono state responsabilità penali, vengano pure appurate e perseguite, ma questo non deve essere d’ostacolo perché non si parta SUBITO con una bonifica e con una contestuale ripresa della produzione.
Difendere lavoro e ambiente è possibile. E’ questa la grande sfida che un Governo deve essere in grado di affrontare, senza alibi.
La capacità di questo Governo si misurerà proprio in relazione a come riuscirà a risolvere questo drammatico braccio di ferro tra azienda e magistratura, che ha come vittime i lavoratori e la tenuta sociale del Paese.
Siamo tutti coinvolti, TUTTI abbiamo la responsabilità e il dovere di imporre al Governo una sola priorità: DIFENDERE IL LAVORO.
Per questo il Tavolo della Piccola e Media Impresa di Genova, che raccoglie Ascom, CNA, Confartigianato, Confesercenti e Coldiretti, ovviamente non intende limitare la propria azione ad una semplice espressione di solidarietà verso le famiglie colpite da questo dramma sociale.
A parte l’intervento e la pressione che ciascuno di noi per proprio conto ha fatto e continuerà a fare nei confronti delle proprie Confederazioni nazionali, in questa battaglia sentiamo il dovere di essere al  fianco delle altre Associazioni di categoria, delle Istituzioni locali, dei Sindacati dei lavoratori e di tutti coloro che come noi hanno a cuore il futuro di Genova e del Paese.
Compattiamoci, lavoriamo insieme, non diamoci per vinti e non esitiamo, sempre nel pieno rispetto del prossimo e della convivenza civile, a percorrere tutte le strade per far sentire al Governo la voce fiera di una città che merita RISPETTO, LAVORO E FUTURO.
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