On.le Sig. Ministro,

 

​in rappresentanza delle imprese balneari italiane desideriamo evidenziarLe il grave problema che riguarda diverse centinaia di aziende del settore le quali, a seguito della insopportabile misura raggiunta dall’importo dei canoni demaniali marittimi pertinenziali, calcolati attraverso l’applicazione della legge 296/06, non sono in condizione di poterli versare, per cui si trovano sul baratro del fallimento e della perdita di impresa e lavoro.

 

​Segnaliamo da anni questa drammatica situazione, che riguarda l'applicazione dei valori OMI per il calcolo dei canoni facenti esplicito riferimento alle strutture incamerate tra i beni dello Stato che, per queste imprese, si trasformano nel dover corrispondere centinaia di migliaia di euro e, quindi, una voce in uscita nel bilancio aziendale ben al di sopra delle possibilità economiche e della redditività delle imprese.

 

​Sino ad oggi nessuno ci ha dato ascolto considerato che, le assicurazioni forniteci dal Vice Ministro Giuseppe Vegas nel corso della manifestazione di protesta della categoria tenutasi sotto il Ministero delle Finanze il 19 maggio 2010, non sono state mantenute e non è seguito alle stesse alcun atto concreto né a livello legislativo né sul campo amministrativo.

 

​Ormai si è giunti ad un punto tale che, senza un intervento tempestivo del Governo, i problemi di queste famiglie si trasformeranno in un dramma, con gravissime responsabilità per chi non ha voluto prenderne conoscenza e trovare le giuste e necessarie soluzioni.

 

Considerato che, possiamo dimostrare quanto questa situazione sia vera e drammaticamente esplosiva, Le chiediamo On. Ministro un urgente incontro per illustrare la situazione e fermare procedure che stanno portando al fallimento le imprese, con la perdita definitiva del lavoro e del futuro per tante famiglie. 

 

​In attesa di un Suo urgente e cortese riscontro e convocazione si porgono distinti saluti.

 

 

FIBA ​ ​                                               ​SIB

​                   CONFESERCENTI​ ​ ​                                      CONFCOMMERCIO

 

​Vincenzo Lardinelli​ ​                           ​Riccardo Borgo