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Riflessioni e certezze di Federalberghi Liguria per un concreto rilancio turistico della regione
30-01-2012
Da troppi anni ormai Federalberghi lamenta le stesse problematiche il più delle volte inascoltate, raramente affrontate ma con sommarietà ed inefficacia.
La situazione nazionale e le difficoltà locali ci obbligano ancora una volta a gridare il nostro “J’accuse” anche se è d’uopo ormai subire i grandi ritardi di istituzioni e amministrazioni.
Tuttavia la nostra battaglia non può fermarsi e l’obbiettivo, in una regione come la ns. a pressochè totale vocazione turistica, è di risolvere (o quantomeno “rattoppare”) quelle criticità che impediscono ai ns. associati di esprimere al meglio la loro potenzialità.
Per prima cosa è necessario prendere atto del problema riguardante l’accessibilità del territorio, di cui allego un lavoro da noi redatto recentemente. (vedi documento allegato in fondo)
Per fare turismo è necessario prima permettere al turista di arrivare con meno difficoltà possibili.
Ovvietà che purtroppo si trova a combattere con la situazione disastrosa delle viabilità, con le evidenti debolezze della tratta ferroviaria e la precarietà aeroportuale genovese.
Sorge poi il problema della destagionalizzazione, da molti anni resa sempre più difficoltosa a causa di negligenze amministrative, specialmente comunali.
Se fino agli anni ’70 infatti le strutture ricettive restavano aperte sei mesi all’anno, è diventato successivamente necessario allungare la stagionalità a dieci mesi all’anno.
Oggi la destagionalizzazione invece risulta sempre più ardua e faticosa, soprattutto per mancanza di attrattive extra-alberghiere e a causa della spietata concorrenza straniera e navale.
Non è più possibile purtroppo vendere al cliente soltanto la piacevolezza del nostro clima: il turista di oggi pretende una città accogliente, pulita e ricca di attrattive, centri ricreativo/aggregativi, teatri e cinema pomeridiani.
Ma ancora non basta, gli albergatori non possono più permettersi di abbassare ulteriormente i prezzi, è giunto il turno delle amministrazioni comunali e del contributo delle istituzioni competenti.
Sempre più difficile poi competere con la spietata concorrenza di potenze turistiche straniere,che godono di agevolazioni fiscali mirate, di forti incentivi finanziari, costo irrisorio del personale, migliore accessibilità al territorio e più accoglienza nel fuori albergo.
Per non parlare inoltre dello strapotere navale che può permettersi prezzi più bassi e acquisti “a porto franco” e costo del personale molto inferiore per accordi internazionali personale navigante.
Federalberghi pretende una Liguria che punti all’eccellenza e torni ad essere la meta ambita di un tempo.
Per questo è necessario avere città predisposte all’accoglienza turistica e infrastrutture ricettive all’avanguardia, strutture ricettive al meglio con personale qualificato, purtroppo sempre più difficile da reperire.
Diventa impossibile infatti pretendere professionalità ed eccellenza dai nostri collaboratori se l’attuale mercato del lavoro può garantire un posto fisso per soli sei mesi annui.
La mancanza di lavoro, oltre a tracciare un quadro tristemente critico del nostro mercato si traduce anche in disinteresse per l’eccellenza e il miglioramento continuo.
Personalmente ritengo che il problema “dell’accessibilità al territorio” e quello della “destagionalizzazione” siano particolarmente impellenti e che non sia possibile pensare di risolvere il resto dei mali turistici che ci affliggono, se prima non affrontiamo questi !
Sarebbe pertanto gradito ed opportuno un aiuto da parte dei nostri lettori e di chiunque voglia collaborare.
Americo Pilati Federalberghi Urlat Liguria
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